Il cambio dell’alimentazione, da quella naturale con carne fresca (BARF) a quella industriale a base di crocchette hanno inciso sulla condizione fisica dei gatti moderni, in particolare di quelli inglesi, tanto da favorire l’apertura di una clinica adibita ai problemi diabetici.
Il mancato movimento, esattamente come per i proprietari, in concomitanza con un’alimentazione scorretta e ricca di grassi fa aumentare il loro peso.
Rispetto al passato, un gatto attuale pesa circa il 25% in più in confronto a un suo simile di 10 anni fa.
Un dato davvero allarmante che si ripercuote sulle condizioni di salute dell’amico felino.
Maggiore sarà il grasso maggiori le problematiche di salute, tra queste la possibilità di sviluppare il diabete.
Un aumento di peso che potrebbe condurre anche a danni al fegato, zoppia, artrite quindi dermatiti e irritazioni cutanee date dall’impossibilità di girarsi per pulirsi in modo corretto.
Un cambio di abitudini del tutto radicale, il gatto nel tempo si è trasformato da predatore a compagno di divano, abbandonando gli scatti atletici in favore del cuscino.
Per correre ai ripari è stata aperta una clinica interamente dedicata alle problematiche diabetiche feline, gestita dall’esperto Stijn Niessen.
Secondo il medico i gatti riflettono le nostre abitudini, la convivenza serrata ha fatto sì che acquisissero una serie di comportamenti e abitudini errate.
Nonostante un patrimonio genetico degno del miglior predatore, gli amici a quattrozampe prediligono una vita più statica infarcita di golosità e cibi poco adatti spesso prodotti lavorati con materie prime di bassa qualità .
Decretando una maggiore vulnerabilità alla glicemia alta, molto più frequente in alcune razze come il Sacro di Birmania o anche legata all’età .
Secondo il Dr. Niessen, unadieta povera di carboidrati e iniezioni di insulina potrebbero stabilizzare la salute dei nostri mici.
Ma con il tempo causare la formazione di patologie secondarie e anche mortali.
Per impedire che la salute del gatto di casa venga compromessa è consigliabile un’alimentazione adatta, magari su suggerimento di un bravo nustrizionista.
Non bisogna mai dimenticare che il gatto è un carnivoro stretto, cioè ha un’elevato fabbisogno proteico minimo, ma ha anche necessità di altri amminoacidi (taurina) o composti di origine animale (acido arachidonico, retinolo).
Meglio evitare cibi per uso umano, troppo elaborati e ricchi di zuccheri anche per lo stesso proprietario.
Una sana disciplina alimentare e un po’ di movimento potrebbero escludere problematiche collaterali evitando che il gatto ingrassi.